Aston Martin V8 Vantage GTE - 2017

Cette collection est une adaptation de 24H Le Mans ® Le auto delle corsa più leggendaria al mondo Éditeur : Centauria Editore s.r.l.

I MITI DI LE MANS Aston Martin V8 Vantage GTE

Nel suo ultimo anno di carriera, e senza più evoluzioni dal 2016, la sportiva inglese centra in extremis il suo miglior risultato a Le Mans: la vittoria nella classe GTE Pro con l’equipaggio composto da Jonathan Adam, Darren Turner e Daniel Serra.

La Aston Martin V8 Vantage vincitrice in classe GTE Pro alla 24 Ore di Le Mans del 2017, con numero di telaio 005, ha ottenuto lo stesso risultato alla 6 Ore di Austin del 2013 e alla 6 Ore di Spa del 2015. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.

I modelli Aston Martin hanno sempre una lunga carriera commerciale, dunque non stupisce che nel 2017, alla decima stagione dal debutto, la V8 Vantage corra ancora con merito nelle categorie per le Granturismo. La sua comparsa risale al 2008: il team ufficiale Aston Martin, pur impegnato a cercare la vittoria assoluta nelle classi LMP1 e GT1 con i prototipi Lola-Aston Martin e con le DBR9, sviluppa ugualmente una vettura di categoria GT2 (modelli derivati da stradali come le GT1, ma con modifiche più limitate), su base V8 Vantage, inizialmente per i clienti privati. Principale rivale delle berlinette Ferrari 430, 458 e 488, e delle varie Porsche 911, la Vantage GT2 non ottiene particolari successi nei primi anni di carriera. Tuttavia nel 2011, dopo i risultati modesti conseguiti nella LMP1 e la cancellazione della categoria GT1, Aston Martin si dedica con maggiore impegno alla vettura, rivedendola secondo le nuove specifiche della categoria, ribattezzata GTE (Gran Turismo Endurance). Il regolamento della nuova classe punta ancora a mantenere stretto il legame con la produzione stradale, ma vuole ridurre i costi e per questo, ad esempio, limita l’uso di materiali speciali come titanio, magnesio e carbonio, soltanto ad alcuni componenti.

1. Per una migliore illuminazione nelle ore di guida notturna è prevista una coppia di fari supplementari alloggiati nella mascherina.

2. Con l’evoluzione della Aston Martin V8 Vantage da GT2 a GTE, anche il motore viene riposizionato e reso più accessibile grazie ad alcune modifiche al telaio.

La V8 Vantage viene rivista anche a livello strutturale, non solo per incrementare la sicurezza dei piloti attraverso modifiche al roll-bar e al serbatoio, ma anche per rendere più agevoli la sostituzione dei pezzi e gli interventi dei meccanici sul motore. La vettura viene inoltre alleggerita e affinata nell’aerodinamica, con paraurti, minigonne e alettone posteriore ridisegnati.

Così evolute, le nuove V8 Vantage GTE gareggiano a partire dal 2012 nelle due sottocategorie GTE Pro e GTE Am del WEC, il mondiale endurance, che si distinguono non per le caratteristiche delle auto ma per gli equipaggi: le vetture GTE Am (“Amatori”) devono infatti comprendere nell’equipaggio almeno un pilota di categoria Argento o Bronzo (vedi box).

1. La principale novità dell’aggiornamento 2016 è il grande estrattore posteriore concesso da un regolamento di categoria fattosi da quell’anno un po’ più permissivo.

2. Rispetto alla prima versione GT2 del 2008, la V8 Vantage GTE del 2012 ha un roll-bar più robusto per garantire meglio la sicurezza dei piloti.

3. La V8 Vantage da competizione è leggermente più larga del modello stradale, di cui non stravolge la sagoma, con modifiche concentrate nei parafanghi e nei profili inferiori.

Proprio nella sottoclasse GTE Am la V8 Vantage regala ad Aston Martin i primi successi, con la conquista del titolo Piloti nel 2013 e nel 2014, il secondo dei quali accompagnato anche dalla vittoria del team. Nel 2016 la Casa inglese coglie un nuovo doppio successo, stavolta in GTE Pro, seguito da un’altra doppietta in Am.

A Le Mans, invece, le cose vanno meno bene: nel 2012 e nel 2013 (anno del fatale incidente al pilota di Aston Martin Allan Simonsen), la Vantage rimedia solo due terzi posti in categoria GTE Pro, mentre nel 2014 David Heinemeier Hansson, Kristian Poulsen e Nicki Thiim giungono primi nella classe GTE Am. Nella stagione 2017, l’ultima prima di cedere il posto alla nuova Vantage AMR GTE, la “vecchia” V8 Vantage si regala finalmente l’ambita vittoria in GTE Pro. A ottenerla è l’equipaggio formato dal brasiliano Daniel Serra e dai britannici Darren Turner e Jonathan Adam, grazie soprattutto alla caparbietà di quest’ultimo che, a due giri dal termine, riesce a sorpassare la Corvette di Jordan Taylor agguantando il 17° posto e il primato di classe.

A. Alla 24 Ore di Le Mans 2017 le tre vetture del team ufficiale Aston Martin Racing corrono tutte nei tradizionali colori verde inglese e giallo. Fino al 2015, invece, dominava la livrea arancio-azzurro dello sponsor Gulf.

Da Platino a Bronzo, le categorie dei piloti

La classificazione dei piloti è una novità introdotta nelle competizioni nei primi anni 2000, quando la FIA inizia a prevedere specifiche classi per piloti dilettanti o equipaggi “misti” come quelli della categoria GTE Am, introdotta a Le Mans nel 2011 e nel WEC l’anno dopo. Le regole per la classificazione sono riviste periodicamente, ma a grandi linee dipendono dal tipo di licenza e dai risultati: sono Platino i professionisti che hanno ottenuto vittorie rilevanti, come un successo di classe nella stessa Le Mans, e tutti quelli con licenza per la Formula 1; Oro quelli che soddisfano solo uno dei due requisiti o che vantano vittorie in serie minori come DTM, IndyCar o Formula 3; Argento gli under 30, anche professionisti, che non hanno i requisiti per le serie superiori; e Bronzo gli amatori senza successi rilevanti.

Darren Turner nei box del circuito di Spa: l’inglese era il solo del suo equipaggio già classificato come pilota Platino alla partenza della 24 Ore di Le Mans del 2017.© IXO Collections SAS - Tous droits réservés.