Audi R8 - 2004

Cette collection est une adaptation de 24H Le Mans ® Le auto delle corsa più leggendaria al mondo Éditeur : Centauria Editore s.r.l. 

I MITI DI LE MANS AUDI R8

Alla settantaduesima edizione della gara francese non partecipa direttamente nessuna delle principali case madri. L’Audi affida le sue R8, come nel 2003 e come poi farà anche nel 2005, a team “satelliti” per i quali corrono molti piloti da tempo nell’orbita della casa tedesca. La vettura vincitrice precede due “consanguinee” dopo avere guidato la gara a partire dalla quindicesima ora.

L’Audi R8 si impone a Le Mans nel 2004 per la quarta volta in cinque anni. Una vittoria che conferma l’eccezionalità di questo prototipo, rimasto in attività, in varie configurazioni, per sei anni senza mai perdere di competitività. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

La R8 schierata per l’edizione 2004 della 24 Ore di Le Mans deve affrontare quella che potremmo definire una sorta di involuzione: quell’anno, infatti, l’Automobile Club de l’Ouest, organizzatore della gara, apporta sostanziali modifiche ai regolamenti tecnici e unifica le precedenti categorie LMP900 e LMGTP nella nuova LMP1. Vengono introdotte maggiori limitazioni, tra cui un serbatoio più piccolo, un peso minimo portato a 900 kg e una riduzione della potenza a circa 550 CV, già adottata nel 2003, tramite flange dal diametro ridotto del 5% all’aspirazione. Inoltre, per prevenire il rischio di incidenti come quelli verificatisi negli anni precedenti, l’ACO impone anche una diversa aerodinamica, per ridurre il carico delle zone anteriori e posteriori e rendere le auto meno sensibili al beccheggio. Arrivano anche un alettone più piccolo e montato in posizione più avanzata, un diverso profilo frontale, uno sbalzo posteriore ridotto e un aumento dell’altezza da terra. Malgrado queste modifiche, i punti di forza che avevano decretato i successi della R8 negli anni precedenti, in particolare il motore con iniezione diretta FSI, risultano nuovamente vincenti sia per quell’anno sia per il seguente.

1. L’alettone della versione 2004 della R8 è per regolamento più stretto e corto dei precedenti, oltre che più accentrato per via della riduzione dello sbalzo posteriore.

2. Il motore V8 biturbo a iniezione diretta aveva già ricevuto nel 2003 una nuova flangiatura che riduceva la potenza di circa 75 CV rispetto ai 625 accreditati in precedenza. Nel 2005 la potenza diminuirà a 520 CV.

3. Il nome di Tom Kristensen è l’unico a comparire negli equipaggi di tutte e cinque le Audi R8 trionfatrici a Le Mans nel periodo compreso tra il 2000 e il 2005.

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Come nel 2003, le R8 in gara non sono più ufficiali, ma affidate a squadre private. Quella vincitrice, con numero di telaio 602, appartiene al team giapponese Audi Japan Goh, che ha già ben figurato nell’edizione 2003 di Le Mans piazzandosi al quarto posto. L’anno dopo, il team si presenta al circuito di La Sarthe con il collaudato equipaggio formato da Rinaldo Capello, Tom Kristensen e Seiji Ara, reduci dall’ottimo terzo posto conquistato poco prima alla 1000 km di Monza. La gara è combattuta, ma la R8 del terzetto si impone nonostante un principio di incendio durante un pit-stop, causato da uno sversamento di benzina vicino al motore. Capello, in quel momento sulla vettura, salta velocemente fuori dall’abitacolo e il pronto intervento degli estintori evita danni. Così, la R8 numero 5 può riprendere la sua corsa verso la vittoria, ottenuta davanti ad altre due R8.

1.  Il team Goh è sponsorizzato dalla filiale giapponese di Audi, ma resta comunque una squadra privata. L’altro sponsor principale è la connazionale Casio, produttrice di elettronica di consumo.

2. Il serbatoio per il 2004 ha una capacità ridotta da 90 a 80 litri. La parsimonia del motore a iniezione diretta FSI consente comunque alla R8 di conservare il vantaggio rispetto alle concorrenti.

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Con questo trionfo, e con quello dell’anno seguente conseguito dal team Champion Racing, la Audi R8 chiude la sua carriera inanellando cinque vittorie a Le Mans in sei anni, di cui le prime tre consecutive. Il successo del 2004 è anche il quinto di fila per il danese Tom Kristensen, recordman assoluto della 24 Ore di Le Mans anche per le vittorie complessive in carriera: ben nove. Kristensen è inoltre, tra le altre cose, l’unico pilota ad aver fatto parte di tutti gli equipaggi vincenti su R8, oltre che di quello che nel 2003 ha portato al successo a Le Mans la Bentley Speed 8. Per “Dindo” Capello si tratta invece del secondo dei tre successi personali in questa competizione, mentre il giapponese Seiji Ara è alla sua prima e unica vittoria.

A. Il regolamento LMP1 ha imposto anche di allungare lo sbalzo anteriore per rendere le vetture in gara a Le Mans meno soggette agli effetti del beccheggio. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

B. Per ridurre la pressione dell’aria sotto la vettura, la R8 del 2004 presenta modifiche al sottoscocca e una maggiore altezza da terra. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

C. Una R8 sottoposta alle “cure” dei meccanici: nello specifico la vettura è la n. 8 del team Veloqx, in riparazione dopo una collisione con la R8 n. 2 del team Champion Racing. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

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