Corvette 2012 ZR1/C6.R – 2012

Cette collection est une adaptation de 24H Le Mans ® Le auto delle corsa più leggendaria al mondo Éditeur : Centauria Editore s.r.l. 

I MITI DI LE MANS Corvette 2012 ZR1/C6.R

Dopo aver dominato l’American Le Mans Series nella categoria GT1 con la Corvette C6.R praticamente dall’esordio, nel 2008 il reparto corse Chevrolet decide di adeguarsi al nuovo regolamento FIA/ACO che dal 2011 abolirà questa classe. Sposta quindi la sua attenzione sulla GT2, che dallo stesso anno diventerà GTE, sviluppando una nuova versione “semplificata” della vettura.

La Corvette C6.R del team Larbre Compétition ottiene, nel 2012, il secondo successo consecutivo in categoria GTE Am alla 24 Ore di Le Mans. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

Passare da GT1 a GT2/GTE è in effetti una sorta di involuzione, in quanto tecnicamente si tratta di vetture più strettamente derivate dalla serie o, per meglio dire, con meno libertà di modifiche rispetto a quelle consentite alle GT1. Il regolamento imporrà, tra le altre cose, una lunghezza massima di 4,8 metri (limite in cui la Corvette rientra tranquillamente), struttura e meccanica meno sofisticate e motori con cubatura massima di 5,5 litri se aspirati e da 4 litri se sovralimentati. La C6.R GT2 è dunque più vicina al modello stradale da cui deriva, la ZR1, soprattutto nella telaistica. Viene inizialmente equipaggiata con un V8 di cilindrata ridotta a 6 litri, ma capace comunque di fornire quasi 500 CV (la GT1 aveva un 7 litri da quasi 600 CV), con cui esordisce nelle ultime gare dell’American Le Mans Series 2009, portando a casa alcuni buoni piazzamenti. Tra questi il sesto posto ottenuto sul circuito canadese di Mosport, dove è anche prima di classe. L’anno successivo, equipaggiata con un nuovo “small block” di 5,5 litri e 500 CV, ottiene un nuovo successo di categoria alla Petit Le Mans di Road Atlanta.

1. Il telaio della C6.R GT2/GTE è in alluminio idroformato come quello della ZR1 di serie, e non più in acciaio come nella GT1.

2. L’auto è dotata di un roll bar integrato nella struttura portante.

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La stagione 2011 è finalmente segnata dall’esordio della nuova formula GTE, a sua volta suddivisa nelle categorie GTE Pro e GTE Am, definite però non in base ai requisiti delle vetture ma a quelle dei piloti. Il team Corvette Racing corre nella divisione Pro, mentre la Am, alla quale partecipano equipaggi di due o tre piloti di cui almeno uno di categoria Silver (cioè non professionista), è affidata al team francese Larbre Compétition. Nel primo impegno, i test sul circuito di Sebring, una delle C6.R ottiene il successo nella classe GTE Pro, ma alla successiva 12 Ore non si registrano risultati di rilievo. L’atto successivo arriva con i test a Le Mans, dove Olivier Beretta, Jan Magnussen, Tommy Milner e Oliver Gavin finiscono trentottesimi ma primi in GTE Am. In giugno, alla 24 Ore di Le Mans, il team Corvette Racing schiera due vetture, una delle quali con Olivier Beretta, Tommy Milner e Antonio García, ottiene l’undicesimo posto assoluto e il primo nella categoria GTE Pro, mentre la terza vettura, affidata al team Larbre Compétition, arriva ventesima vincendo la GTE Am con Patrick Bornhauser, Julien Canal e Gabriele Gardel.

1. Un altro highlight tecnico che la C6.R perde nel passaggio da GT1 a GT2 riguarda i freni carboceramici, sostituiti da dischi in acciaio. Anche i cerchi sono in alluminio e non più in magnesio. 

2. Inizialmente il regolamento limita l’uso dei diffusori posteriori, che saranno invece utilizzabili liberamente dal 2016 per le GTE.

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Per l’anno successivo Gardel è sostituito dal portoghese Pedro Lamy, ma il risultato arriva ugualmente; la vettura del team francese conferma il ventesimo posto dell’anno precedente e il primato di categoria, levandosi anche la soddisfazione di battere con un giro di vantaggio la Porsche 997 GT3 RSR di Anthony Pons, Nicolas Armindo e Raymond Narac che corrono per il team IMSA Performance Matmut. In GTE Pro, invece, le Corvette sono surclassate dalle Ferrari 458 Italia GT2 e dalle Aston Martin Vantage GTE e la migliore, quella di Antonio García, Jan Magnussen e Jordan Taylor, arriva soltanto ventitreesima.

A. Lo splitter sotto il paraurti anteriore ha la stessa estensione di quello della Corvette ZR1 stradale.

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B. L’alettone posteriore della Corvette C6.R GT2/GTE ha per regolamento una superficie ridotta del 25% rispetto a quello della GT1, ed è anche più stretto. 

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C. Anche i parafanghi sono gli stessi della Corvette ZR1 di serie, con doppi sfoghi dietro i passaruota che possono essere allargati fino al limite di 2,05 metri stabilito dal regolamento di classe. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

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