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McLaren F1 GTR - 1995
McLaren F1 GTR - 1995
I MITI DI LE MANS McLaren F1 GTR - 1995
Con la F1, McLaren ha creato nel 1993 una delle automobili stradali più straordinarie della sua epoca. Talmente eccezionale che, pur non essendo pensata direttamente per le competizioni, quando il richiamo della pista diventa irresistibile bastano pochi interventi per ricavare la GTR, una GT1 capace di vincere la 24 Ore di Le Mans al debutto.
Progettata da Gordon Murray, la F1 è un’autentica supercar capace di stabilire il record assoluto di velocità per un’auto con motore aspirato, ben 386 km/h. La spinta verso le corse arriva però da un cliente, il pilota dilettante Ray Bellm, che dopo molte insistenze riesce a convincere la McLaren a realizzare per lui e altri due acquirenti una versione della F1 da schierare nel campionato BPR (che dal 1994 sostituisce il Campionato Mondiale Sportprototipi) nella classe GT1, riservata a vetture derivate dalla serie ma con libertà di modifiche che le avvicinano molto ai prototipi.
1. Il paraurti anteriore è leggermente più massiccio di quello della McLaren F1 di serie e ha prese d’aria un po’ più ampie.
2. La F1 GTR è stata alleggerita di 120 kg eliminando gran parte dell’allestimento interno, compresi i sedili passeggeri. Al loro posto strumenti e apparecchiature elettroniche.
© IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
Nonostante qualche problema iniziale e un regolamento che limita la potenza del motore, le tre vetture originali – più altre costruite successivamente – si dimostrano subito fortissime, dominando con dieci vittorie su 12 gare l’intera stagione BPR del 1995. Il maggior numero di vittorie sono conquistate da Ray Bellm e Maurizio Sandro Sala del team Gulf Racing GTC, che si impongono ben cinque volte; ma il successo finale va a Thomas Bscher e John Nielsen della David Price Racing, più regolari nei piazzamenti.
1. Malgrado le prestazioni elevate, la F1 di serie non ha alettoni né estrattori posteriori. Sulla GTR viene invece aggiunta un’ala fissa.
2. Il motore V12 BMW può erogare in origine fino a oltre 680 CV, che le flange applicate all’aspirazione per regolamento riducono a circa 600.
3. Anche gli scarichi a quattro terminali che escono dalla carenatura posteriore non differiscono da quelli della stradale.
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Per la 24 Ore di Le Mans, la Casa decide addirittura di schierare una propria GTR, che viene affidata a un terzetto composto da Yannick Dalmas, J.J. Letho e Masanori Sekiya con i colori della Kokusai Kaihatsu Racing. In qualifica è proprio questo equipaggio a piazzarsi meglio, con il nono posto dietro alle stupefacenti WR LM94 della Welter Racing, a due Courage, a una delle Kremer K8 e a tre Ferrari F40, queste ultime rivali dirette delle McLaren in classe GT1. In gara, complice anche la pioggia battente che penalizza i prototipi, la fortuna arride però alla sportiva inglese che, grazie in particolare alla maestria di Letho, riesce a cogliere una sfolgorante vittoria al debutto, precedendo di un giro la Courage di Bob Wollek, Mario Andretti ed Eric Hélary.
A. L’assetto della McLaren F1 GTR è stato irrigidito rispetto a quello della versione stradale eliminando le boccole in gomma.
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Il terzo posto, come anche i successivi due, è di nuovo appannaggio della McLaren: l’equipaggio tutto inglese formato da Andy Wallace (vincitore delle ultime tre prove del BPR insieme al francese Olivier Grouillard), Derek e Justin Bell precede, con i colori della Mach One Racing, la F1 GTR del Team Gulf, condotta da Mark Blundell, Ray Bellm e Maurizio Sandro Sala, e quella francese del Giroix Racing Team, con al volante Jean-Denis Délétraz, Fabien Giroix e Olivier Grouillard.
Incoraggiata dal successo, l’anno seguente McLaren evolve la GTR rivedendone in parte sia il design sia la meccanica e riducendo ancora il peso. Non riesce però a ripetere l’impresa del 1995, anche se a Le Mans ben tre McLaren F1 si piazzano quarta, quinta e sesta dietro la sorpresa TWR WSC-95 motorizzata Porsche, che sconfigge le favorite 911 GT1. La GTR si conferma però padrona del BPR, dove con quattro successi e svariati piazzamenti Ray Bellm, stavolta in coppia con James Weaver, si laurea campione.
B. Tra le finezze che rendono unica la F1 c’è la cura per i materiali: il motore ha i pistoni in lega di alluminio, mentre i rivestimenti isolanti sono in oro. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
C. I piloti inglesi Derek Bell e Andy Wallace, terzi nel 1995, correranno con la McLaren sponsorizzata Harrods anche l’edizione del 1996, chiudendo al sesto posto.. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.