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Peugeot 908 HDi FAP
Peugeot 908 HDi FAP
I MITI DI LE MANS 908 HDi FAP
Il sogno di Peugeot di diventare il primo costruttore a correre e vincere a Le Mans con una vettura alimentata a gasolio naufraga nel 2006 per mano di Audi e della sua R10 TDI: la casa tedesca, infatti, pur avendo ufficializzato per seconda l’intenzione di schierare una LMP1 con motore diesel, è la prima a portare al successo la nuova vettura, bruciando sul tempo il costruttore di Sochaux che ha fissato il suo debutto in gara nel 2007.
Quando la prima 908 FAP scende in pista, trova quindi ad attenderla una monoposto tedesca già vincente, in grado di prevalere non solo nella 24 Ore di Le Mans del 2006, ma anche in quelle del 2007 e 2008, edizioni nelle quali la nuova vettura diesel del team Peugeot Total giunge seconda. Tuttavia, se nel 2007 il distacco allo scadere delle 24 ore era stato di ben 10 giri, nell’edizione 2008 le vetture francesi se la giocano ad armi pari, perdendo per appena quattro minuti. Questo fa presagire una possibile rivincita nel 2009, cosa che puntualmente accade.
1. La 908 HDi FAP nasce con carrozzeria esclusivamente chiusa, dunque è dotata per regolamento di un condizionatore per impedire che l’abitacolo si riscaldi troppo.
2. Sulle tre vetture allestite per Le Mans le prese d’aria ai lati del cofano sono chiuse da pannelli che deviano l’aria sopra le sospensioni.
3. Nel 2009 la livrea del team ufficiale è quasi identica per le tre vetture in gara, che si distinguono solo per la tinta dei retrovisori e dell’alettone posteriore.
© IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
La 908, denominata HDi FAP per richiamare la sigla commerciale dei motori turbodiesel delle vetture di serie, condivide in realtà con i propulsori stradali solo il sistema di iniezione Common rail. Il suo cuore è un possente V12 biturbo di 5,5 litri, con un angolo di 100° (per ridurre il baricentro), quattro valvole per cilindro e due turbocompressori. Un’unità che, nei suoi tre anni, non subisce modifiche sostanziali salvo quelle imposte dal regolamento per ridurre il vantaggio rispetto ai benzina aspirati.
Se non cambia la meccanica, cambia invece l’aerodinamica, che nel 2008 viene modificata nella zona posteriore e nel 2009 è ulteriormente ottimizzata con soluzioni studiate per la gara francese.
A Le Mans 2009 la vettura della Peugeot deve vedersela con la nuova Audi R15 TDI, che corre insieme a due R10 TDI, e con l’esordiente Lola-Aston Martin, ma si dimostra superiore a tutti sin dalle qualifiche, nelle quali la vettura n. 8 pilotata da Franck Montagny, Stéphane Sarrazin e Sébastien Bourdais fa segnare il miglior tempo davanti alla R15 n. 1 e ad altre tre 908 HDi FAP, due ufficiali e una affidata al team Pescarolo. La voglia di affermarsi è tanta e, per incrementare il vantaggio sugli avversari, prima della partenza Peugeot presenta alla FIA un ricorso per sospetta irregolarità del musetto della nuova Audi, che segue quello respinto qualche giorno prima dal comitato tecnico dell’organizzazione.
1. Le scritte Peugeot e HDi FAP sulla coda e sull’alettone sembrano ispirarsi ai badge delle vetture stradali, come i quattro fanalini posteriori leggermente inclinati.
2. Questa configurazione del posteriore della carrozzeria e delle prese d’aria a periscopio è stata definita nel 2008, dando vita alla versione chiamata internamente “evoluzione”.
3. Il cambio a sei rapporti, in lega di alluminio, è prodotto dalla Ricardo e montato in blocco con il differenziale autobloccante.
© IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
Anche in gara sono le Peugeot a dominare: la vittoria va alla vettura n. 9 guidata da Alexander Wurz (al suo secondo successo personale dopo quello del 1996), Marc Gené e David Brabham, davanti alla n. 8 partita in pole e finita sul secondo gradino del podio. Audi è condannata al terzo posto. Pochi giorni dopo la gara la Peugeot, che ha ormai ottenuto la vittoria sul campo, ritira il suo ricorso alla FIA, motivando la retromarcia con l’impegno assunto dagli organizzatori della gara di ascoltare con più attenzione le ragioni dei produttori d’auto.
A. Nel 2009 il regolamento impone di limitare la potenza dei diesel – per pareggiare quella dei motori a benzina – con flange più strette e pressione dei turbo ridotta a 2,75 bar. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
B. Il motore sviluppato dalla Peugeot ha un angolo tra le bancate di 100°, per abbassare masse e baricentro della 908 HDi FAP. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
C. Il team meccanico Peugeot Total impegnato a riparare la 908 HDi FAP n. 7 dopo un piccolo incidente occorso al pilota Pedro Lamy mentre percorreva la pit lane. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.