Porsche 911 RSR - 2018

Cette collection est une adaptation de 24H Le Mans ® Le auto delle corsa più leggendaria al mondo Éditeur : Centauria Editore s.r.l. 

LA STORIA 911 RSR, UNA SIGLA MITICA

La sigla RSR (Renn Sport Racing) ci riporta al lontano 1973, quando la Porsche diede questa denominazione a otto nuovi esemplari della 911, sviluppati dalla RS e destinati alle competizioni nel Gruppo 4, dove dominò gli avversari per anni. Dotata del 6 cilindri boxer aspirato da 2.800 cc e 308 CV di potenza, la nuova 911 RSR venne sviluppata subito dopo in versione 3.000 cc per altri 50 esemplari. Seguì la fantastica 911 Carrera Turbo RSR 2.1, con una potenza di ben 500 CV, che nel 1974 ottenne un incredibile secondo posto assoluto alla 24 Ore di Le Mans pilotata da Gijs van Lennep e Herbert MÜller per il Team Martini Racing.

Questa foto è stata scattata durante le prove della 24 Ore di Le Mans, il 13 giugno 2018. La Porsche 911 RSR numero 92 faceva parte del drappello di vetture dell’azienda di Stoccarda che avrebbe preso il via quattro giorni dopo. Nella foto in basso, un momento diurno della gara. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

La storica sigla RSR è stata infine ripresa nel 2016 per una nuova vettura (e siamo alla settima generazione) destinata alle competizioni di durata, e in particolare al FIA World Endurance Championship, meglio noto agli appassionati come WEC, e al Campionato americano IMSA (International Motor Sports Association). Progettata e realizzata dal reparto corse come erede della GT3 RS, è la prima 911 a montare il motore 6 cilindri boxer in posizione così avanzata (praticamente “centrale”) davanti all’asse posteriore. Unasoluzione che ha consentito un migliore bilanciamento dei pesi della vettura e la determinante possibilità di avere un ampio ed efficace diffusore inferiore con molti estrattori d’aria. Sempre in tema di aerodinamica è anche fondamentale il grande alettone superiore con attacco a collo di cigno che genera un livello aggiuntivo di deportanza (e quindi di aderenza al suolo) sull’asse posteriore.

Una delle vittorie più clamorose della Porsche: la 911 Carrera RSR di Herbert MÜller e Gijs van Lennep trionfa alla Targa Florio il 13 maggio 1973, in Sicilia. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

La 911 RSR (type 996) è omologata per gareggiare nelle due categorie GTE: Pro, per piloti solo professionisti, e Am, per equipaggi con un solo professionista o di soli gentlemen driver, e con vetture vecchie di un anno. A queste gare possono partecipare auto sportive con carrozzeria a due porte, prodotte in almeno 100 esemplari, con cilindrata massima di 5.500 cc (4.400 se il propulsore è sovralimentato) e strozzatura sull’alimentazione. Per regolamento il peso minimo è fissato in 1.243 kg. In questa categoria le protagoniste sono le Ferrari, le Aston Martin, le Chevrolet e le Ford (finché hanno partecipato ufficialmente).

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Il progetto 911 RSR, nato presso il Centro Sviluppo Porsche a Weissach e nel reparto corse di Flacht, è centrato su una nuova monoscocca in fibra di carbonio, con il sedile spostato ulteriormente al centro e impreziosito da una robustissima gabbia di sicurezza in acciaio di nuova generazione, che ha consentito il montaggio in posizione avanzata del motore. Quest’ultimo, nel rispetto della tradizione della Casa tedesca, è un 6 cilindri boxer aspirato con distribuzione a 24 valvole, nato di 3.996 cc e dal 2019 evoluto in 4.194 cc. Capace in entrambe le configurazioni di una potenza massima attorno ai 510-515 CV a 9.500 giri, è abbinato a un cambio a 6 rapporti gestito elettronicamente. Una curiosità legata alla sicurezza è l’adozione anche per una vettura da competizione dell’indicatore di collisione elettronico.

Un’altra immagine della Porsche n° 92, ripresa durante le prove di qualificazione della 24 Ore di Le Mans. Nel 2018 parteciparono alla gara di durata 60 macchine per 180 piloti. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

La 911 RSR ha debuttato nella stagione 2017 e l’anno dopo ha conquistato la mitica 24 Ore di Le Mans con una doppietta nella classe GTE Pro (1° Christensen-Estre-Vanthoor, 2° Lietz-Bruni-Makowiecki, classificati 15° e 16° assoluti), vincendo anche nella GTE Am con l’equipaggio Matt Campbell, Christian Ried e Julien Andlauer. Quest’ultimo, con i suoi soli 18 anni, è diventato il più giovane vincitore nella storia della maratona francese. Nel 2019, la 911 RSR ha ottenuto il 2° e 3° posto nella GTE Pro, mentre nel 2020 il miglior piazzamento è stato un anonimo 5° posto: un risultato certo non esaltante per la Casa tedesca, che sperava di celebrare con un successo i 50 anni della sua prima vittoria sul circuito di Le Mans.

L’arrivo trionfante della Porsche 911 RSR di Estre, Vanthoor e Christensen, dopo 344 giri, quasi tutti condotti in testa, alle 15 del 17 giugno 2018. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

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