PORSCHE 917/10 TC - 1972

Cette collection est une adaptation de Porsche Racing collection  - Éditeur : Centauria Editore s.r.l. 

Grazie alla potenza esplosiva del suo turbo, nel 1972 la 917 barchetta riesce a interrompere il dominio mclaren nel campionato can-am

Poche vetture nella storia vantano una carriera così lunga e ricca di varianti, quasi tutte vincenti, come la Porsche 917. All’inizio degli anni ’70 ne viene sviluppata addirittura una versione aperta per correre nella Canadian-American Challenge Cup, nota come serie Can-Am, dopo che le 908/2 e le 917PA schierate nel 1969 e 1970 non hanno raccolto più del quarto posto di Jo Siffert e del sesto di Tony Dean. Nessuna delle due barchette ha infatti i “numeri” giusti per vincere sulle lunghe piste nordamericane, dove si può abbondare con i cavalli. Così nasce la 917/10, che, dopo il rodaggio iniziale, trova la formula perfetta nella versione con il 12 cilindri 5.0 sovralimentato e diventa la regina della specialità.

 © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

La prima 917/10 debutta nel 1971 a stagione già iniziata: equipaggiata ancora con il motore 5.0 aspirato da circa 630 CV, è affidata allo svizzero Jo Siffert, che corre con un proprio team sponsorizzato dalla STP a partire dalla quarta prova, a Watkins Glen. Il Can-Am è un campionato per piloti, ai quali nel corso della stagione è consentito di gareggiare con vetture e squadre differenti. L’elvetico, tuttavia, si concentra solo sulla nuova nata della Casa di Zuffenhausen, con la quale replicail quarto posto di due anni prima. Tuttavia, se con 908/2 e 917PA non era mai riuscito ad andare oltre il terzo posto in gara, stavolta si leva la soddisfazione di centrare anche due secondi posti sui circuiti del Mid-Ohio e del Wisconsin (Road America), sempre dietro le imprendibili McLaren motorizzate Chevrolet che in quella stagione conquistano, con l’americano Peter Revson, il quinto titolo Can-Am consecutivo.

La prova di Donnybrooke del 1972: le 917/10 di Mark Donohue (a sinistra) e George Follmer sono tallonate dalla McLaren n. 4 di Peter Revson e da quella n. 22 di François Cevert, che giungerà prima al traguardo. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

La vettura usata da Mark Donohue nella seconda parte della stagione 1972 durante una rievocazione storica organizzata da Porsche nel 2018. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

Ok, la potenza è giusta

Per il 1972 l’auto viene potenziata con lo stesso motore in versione biturbo, che finalmente le dà la grinta necessaria per competere ai massimi livelli. In realtà, gli 850 CV e la poderosa coppia data dai turbo rendono la vettura piuttosto difficile da controllare, ma per i piloti che riescono a “capirla” la nuova versione della 917/10 si rivela un’arma vincente. Tra costoro, la grande promessa è l’americano Mark Donohue, pilota di punta del team Penske, che ha anche partecipato all’ultima fase di sviluppo dell’auto. Tuttavia, dopo un incoraggiante secondo posto nella prova d’apertura a Mosport,in Ontario, Donohue incorre in un brutto incidente durante le prove della gara seguente, ad Atlanta, riportando ferite alle gambe non gravi ma sufficienti a metterlo fuori gioco per qualche mese. Gli subentra il compagno di squadra George Follmer che, con la vettura di riserva, si aggiudica quella stessa gara, centrando poi nelle successive quattro prove altre due vittorie (Mid-Ohio e Road America), oltre a un quarto e a un quinto posto. Ciò gli consente di balzare in testa al campionato Can-Am. Donohue rientra in tempo per ottenere a Edmonton, in Canada, terzultima gara del campionato, la sua prima vittoria stagionale. Follmer, terzo al traguardo, è però ormai lanciato verso la conquista del titolo, che vince aggiudicandosi le ultime due gare di stagione e totalizzando 130 punti, esattamente il doppio degli inseguitori, Denis Hulme su McLaren e Milt Minter su un’altra Porsche 917/10; Donohue, nonostante la lunga assenza, si classifica quarto a due soli punti dal podio. Per il 1973, Porsche sviluppa una nuova evoluzione del modello, chiamata 917/30, con la quale Mark Donohue trionfa nelle serie Can-Am. Le 917/10, però, continuano a gareggiare sia nel campionato Can-Am sia nell’Interserie europea: in particolare Follmer, passato al team Rinzler Motorracing, si divide tra le due specialità e chiude secondo nel Can-Am davanti ad altre due 917/10, di Hurley Haywood e Charlie Kemp. Per la cronaca, nello stesso biennio 1972-73 la 917/10 conquista anche i campionati Interserie europei, in entrambi i casi con il finlandese Leo Kinnunen, che segna così una personale tripletta dopo il titolo vinto nel 1971 con la 917 Spyder.

Mark Donohue, al rientro dall’infortunio del 1972, fotografato a Donnybrooke sulla 917/10 n. 6. Alle sue spalle la vettura di George Follmer, ormai lanciato verso il titolo Can-Am. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

Laguna Seca 1973: la 917/10 n. 59 di Hurley Haywood insegue la n. 0 di Jody Scheckter. A fine gara la vittoria andrà a Mark Donohue sulla nuova 917/30, mentre Haywood si piazzerà terzo. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

George Follmer

Nato in Arizona nel 1934, George Follmer trascorre la maggior parte della sua carriera, che si svolge tra gli anni ’60 e ’80, sulle piste statunitensi, gareggiando spesso contemporaneamente in varie discipline. Tra i suoi migliori risultati ci sono il terzo posto alla 24 Ore di Le Mans del 1986, con una 956 del team Joest, un successo a Phoenix, la sua città natale, nell’USAC Championship Car del 1969, la vittoria nel campionato SSCA del 1965 e i successi nella serie Can-Am, a cui partecipa con continuità dal 1966 al 1980. Nel 1973, mentre da campione uscente si piazza secondo nel campionato Can-Am, Follmer accompagna il team Shadow al debutto in Formula 1, correndo una dozzina di Gran Premi e ottenendo un terzo posto in Spagna. L’anno seguente chiude secondo la stagione Can-Am, che viene però interrotta dopo sole cinque gare.

George Follmer incoronato campione Can-Am 1972 subito dopo l’ultima vittoria nella prova conclusiva a Riverside, il quinto successo in otto gare disputate. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

SCHEDA TECNICA - PORSCHE 917/10

  • Motore 12 cilindri boxer, posteriore centrale
  • Cilindrata 4.999 Cm3
  • Potenza 1.000 Cv a 7.800 Giri/minuto
  • Coppia 981 nm a 6.400 Giri/minuto
  • Distribuzione bialbero, 2 valvole per cilindro
  • Alimentazione iniezione meccanica bosch
  • Sovralimentazione due turbocompressori
  • Cambio 4 marce
  • Velocità max 360 km/h
  • Accelerazione 0-100 n.D.
  • Telaio a traliccio tubolare in alluminio
  • Sospensioni ant. A doppi bracci con barre di torsione e ammortizzatori a gas
  • Sospensioni post. A doppi bracci con molle in titanio e ammortizzatori a gas
  • Freni a disco ventilati
  • Cerchi ant./Post. 15”
  • Carrozzeria poliestere e vetroresina
  • Lunghezza 4.385 Mm
  • Larghezza 2.100 Mm
  • Altezza 1.180 Mm
  • Passo 2.316 Mm
  • Carreggiate 1.620/1.584 Mm
  • Peso (a vuoto) 767 kg
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