08/06/2023
LA STORIA 911 RSR, UNA SIGLA MITICA
Author : Cette collection est une adaptation de 24H Le Mans ® Le auto delle corsa più leggendaria al mondo Éditeur : Centauria Editore s.r.l.
Read moreLa storica sigla RSR è stata infine ripresa nel 2016 per una nuova vettura (e siamo alla settima generazione) destinata alle competizioni di durata, e in particolare al FIA World Endurance Championship, meglio noto agli appassionati come WEC, e al Campionato americano IMSA (International Motor Sports Association). Progettata e realizzata dal reparto corse come erede della GT3 RS, è la prima 911 a montare il motore 6 cilindri boxer in posizione così avanzata (praticamente “centrale”) davanti all’asse posteriore. Unasoluzione che ha consentito un migliore bilanciamento dei pesi della vettura e la determinante possibilità di avere un ampio ed efficace diffusore inferiore con molti estrattori d’aria. Sempre in tema di aerodinamica è anche fondamentale il grande alettone superiore con attacco a collo di cigno che genera un livello aggiuntivo di deportanza (e quindi di aderenza al suolo) sull’asse posteriore.
Una delle vittorie più clamorose della Porsche: la 911 Carrera RSR di Herbert MÜller e Gijs van Lennep trionfa alla Targa Florio il 13 maggio 1973, in Sicilia. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
La 911 RSR (type 996) è omologata per gareggiare nelle due categorie GTE: Pro, per piloti solo professionisti, e Am, per equipaggi con un solo professionista o di soli gentlemen driver, e con vetture vecchie di un anno. A queste gare possono partecipare auto sportive con carrozzeria a due porte, prodotte in almeno 100 esemplari, con cilindrata massima di 5.500 cc (4.400 se il propulsore è sovralimentato) e strozzatura sull’alimentazione. Per regolamento il peso minimo è fissato in 1.243 kg. In questa categoria le protagoniste sono le Ferrari, le Aston Martin, le Chevrolet e le Ford (finché hanno partecipato ufficialmente).
© IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
Il progetto 911 RSR, nato presso il Centro Sviluppo Porsche a Weissach e nel reparto corse di Flacht, è centrato su una nuova monoscocca in fibra di carbonio, con il sedile spostato ulteriormente al centro e impreziosito da una robustissima gabbia di sicurezza in acciaio di nuova generazione, che ha consentito il montaggio in posizione avanzata del motore. Quest’ultimo, nel rispetto della tradizione della Casa tedesca, è un 6 cilindri boxer aspirato con distribuzione a 24 valvole, nato di 3.996 cc e dal 2019 evoluto in 4.194 cc. Capace in entrambe le configurazioni di una potenza massima attorno ai 510-515 CV a 9.500 giri, è abbinato a un cambio a 6 rapporti gestito elettronicamente. Una curiosità legata alla sicurezza è l’adozione anche per una vettura da competizione dell’indicatore di collisione elettronico.
Un’altra immagine della Porsche n° 92, ripresa durante le prove di qualificazione della 24 Ore di Le Mans. Nel 2018 parteciparono alla gara di durata 60 macchine per 180 piloti. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
La 911 RSR ha debuttato nella stagione 2017 e l’anno dopo ha conquistato la mitica 24 Ore di Le Mans con una doppietta nella classe GTE Pro (1° Christensen-Estre-Vanthoor, 2° Lietz-Bruni-Makowiecki, classificati 15° e 16° assoluti), vincendo anche nella GTE Am con l’equipaggio Matt Campbell, Christian Ried e Julien Andlauer. Quest’ultimo, con i suoi soli 18 anni, è diventato il più giovane vincitore nella storia della maratona francese. Nel 2019, la 911 RSR ha ottenuto il 2° e 3° posto nella GTE Pro, mentre nel 2020 il miglior piazzamento è stato un anonimo 5° posto: un risultato certo non esaltante per la Casa tedesca, che sperava di celebrare con un successo i 50 anni della sua prima vittoria sul circuito di Le Mans.
L’arrivo trionfante della Porsche 911 RSR di Estre, Vanthoor e Christensen, dopo 344 giri, quasi tutti condotti in testa, alle 15 del 17 giugno 2018. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés.
Recent articles